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Connettere comunità e climatologia

la mostra "Drivers of Change" debutta a Milano

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Fake news, sovraccarico di informazioni e stanchezza possono portare le persone a disimpegnarsi dai cambiamenti climatici, proprio quando è più necessario agire!

Ecco perché il progetto MAIA (che guida Alter) cerca nuovi modi per coinvolgere il pubblico combinando scienza, arte e istruzione. Tra le altre iniziative, la nostra mostra itinerante "Drivers of Change: Building the Climate Response Together" è progettata per sensibilizzare attraverso contenuti multimediali interattivi, offrendo una nuova prospettiva sui problemi e sulle azioni intraprese per affrontarli.

Siamo stati quindi lieti quando la fiera milanese Fa' la Cosa Giusta! si è offerta di ospitare la prima edizione della mostra a marzo 2025. La fiera attrae un pubblico variegato interessato al consumo consapevole e agli stili di vita sostenibili, rendendola la location perfetta per lanciare la nostra serie di mostre itineranti.

Abbiamo parlato con Corinne Barbieri, responsabile del programma culturale di Fa' la Cosa Giusta!, per saperne di più.

La mostra del progetto MAIA è stata uno dei momenti salienti dell’edizione di quest’anno di Fa’ ​​la cosa giusta!. Cosa ha ispirato e come è nata la collaborazione tra la fiera e MAIA?

Fa' la cosa giusta! nasce nel 2004 con l'obiettivo di diffondere e promuovere le buone pratiche legate alla sostenibilità, anticipando temi che solo recentemente hanno catturato l'attenzione dei media e dell'opinione pubblica.

L'evento ha sempre cercato di creare connessioni tra individui e organizzazioni virtuose impegnate in sfide ambientali e sociali.
In linea con questa filosofia, il progetto MAIA ci è sembrato un'opportunità preziosa per coinvolgere e sensibilizzare un pubblico sulle complesse e urgenti sfide poste dal cambiamento climatico.

Il tema della fiera di quest' anno era "il gusto della fiducia." In che modo la mostra di MAIA si è inserita in questo contesto tematico e ha contribuito a promouvere i valori e gli obiettivi dell' evento?

Rivolgendo lo sguardo all’attualità ci siamo resi conto che stiamo attraversando un periodo caratterizzato da grande sfiducia verso il futuro e di come la crisi climatica incida in maniera profonda su questo senso di instabilità. 

La mostra MAIA ha portato una visione precisa e oggettiva sui cambiamenti climatici, dando strumenti utili e diversificati ai visitatori di Fa’ la cosa giusta!, mostrando come il ruolo della scienza e di azioni come singoli e collettività possano essere incisive per attivare un cambiamento che ci accompagni in un clima di fiducia verso il futuro.

La fiera offre uno spazio per la narrazione per coinvolegre i visitatori. Como si è inserita la mostra MAIA in questo obiettivo?

Per noi la narrazione è una leva di cambiamento che contribuisce a veicolare temi complessi e delicati. Negli anni abbiamo sperimentato diversi linguaggi, da quelli più convenzionali a quelli più artistici con l’idea di trovare le modalità migliori per fare narrazione. Le mostre restano per noi uno strumento molto potente per raccontare il mondo e la proposta di MAIA è stata accolta con grande entusiasmo dal nostro pubblico abituato a trovare mostre in fiera.

Il progetto MAIA mira a rendere la ricerca sui cambiamente climatici più accessibile e attuabile per tutti. In cheo modo ospirare la mostra ha contribuito a colmare il divario tra la ricerca scientifica e il grande pubblico?

Crediamo nel valore della ricerca scientifica e dell’accessibilità ai dati, siamo sempre alla ricerca di collaborazioni con enti di ricerca e Università che abbiano voglia di raccontarsi. Il progetto MAIA è coerente con questa filosofia è ha l’ulteriore vantaggio di essere un progetto internazionale, che restituisce al pubblico una visione ancora più ampia e completa su un tema così delicato come la crisi climatica.

Puoi condividere qualche momento saliente della mostra MAIA?

Il momento più bello è stato quello con gli studenti che il venerdì mattina hanno visitato la mostra. Ragazzi con tante domande, preoccupazioni e provocazioni si sono confrontati con i referenti di MAIA. E’ stato un bellissimo momento di scambio che ha arricchito tutti. 

Credo che queste opportunità siano davvero preziose per i giovani: la possibilità di uscire dall'ambiente scolastico per confrontarsi con altre esperienze e conoscere diverse figure professionali consente loro di sviluppare nuove idee per il proprio futuro.

Infine, cosa speri che i visitatori abbiano appreso dall' esperienza della mostra MAIA e come misuri il successo di un' iniziativa del genere nel contesto della fiera?

L’edizione di quest’anno ha registrato la presenza di oltre 50 mila visitatori, uno splendido risultato connesso alla presenza di tantissime realtà interessanti. MAIA ha contribuito con grande autorevolezza a questa edizione di Fa' la cosa giusta! e crediamo che abbia dato strumenti preziosi al nostro pubblico.

Scopri per primo le nuove date e location della nostra mostra itinerante!
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Autore: Kate Williams

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