Autore: Gabriela Aceitón Cortés
Ulteriori informazioniI negazionisti vi diranno che il cambiamento climatico è un “processo naturale che ha sempre fatto parte della storia”. Il loro scopo è creare incertezza e confusione, che impediscono l’azione.
Anche se la copertura mediatica costante evidenzia i disastri causati dalla siccità o dagli incendi boschivi, queste voci persistono, presentando le loro idee come la situazione "vera".
Tuttavia, nonostante le voci che negano la realtà, esiste un consenso scientifico schiacciante sull'esistenza e sulla gravità del cambiamento climatico.
In questo post daremo uno sguardo alle idee di coloro che non accettano l'emergenza climatica stiamo affrontando e lanciamo un invito all'azione basato sulla scienza
Personaggi politici noti come l'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Christopher Monckton o l'ex ministro italiano delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, hanno usato le loro posizioni per dire cose come "il riscaldamento globale è un concetto creato dai cinesi".
< br>I negazionisti del cambiamento climatico utilizzano diversi argomenti per metterne in dubbio l'esistenza o la gravità. Uno dei preferiti è la presunta mancanza di consenso scientifico.
In un articolo pubblicati sulla rivista Tabula Rasa, sociologi dell'Università di Valencia, Spagna, descrivono in dettaglio alcuni di questi argomenti:
1. Questo fa parte di un ciclo naturale, in cui sottolineano che il cambiamento climatico è un processo inerente al ciclo della Terra, non necessariamente causato dall'attività umana.
2. Minimizzazione dell'impatto della CO2, affermando che l'anidride carbonica è un componente naturale e il suo impatto sull'atmosfera è minimo, il che porta a mettere in discussione il suo contributo al riscaldamento globale.
3. Screditare gli scienziati, indicando che esiste una sorta di cospirazione globale per mascherare i dati e gestire quadri analitici climatici provvisori e inaffidabili, minando la credibilità della scienza del cambiamento climatico.
4. Uso della filosofia, dove i negazionisti usano la filosofia popperiana a> [icona1] della scienza e del suo criterio di falsificabilità come riferimento per sostenere che nessuna teoria scientifica può essere definitivamente accettata, compreso il cambiamento climatico.
Come dice il proverbio: "Non puoi coprire il sole con un dito". Le prove scientifiche sono chiare e convincenti. Rapporti come questo pubblicati sulla rivista Environmental Research< /a> nel 2021 sostengono in modo forte e schiacciante l'accettazione scientifica che il cambiamento climatico contemporaneo è causato dalle attività umane.
Lo studio conclude che il consenso scientifico sui cambiamenti climatici causati dall'uomo è superiore al 99% strong> nella letteratura scientifica sottoposta a revisione paritaria.
Questo consenso si riflette nei rapporti del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC), sostenuto da migliaia di scienziati in tutto il mondo.
Nel loro la maggior parte recente rapporto pubblicato nel 2023, gli esperti hanno evidenziato prove significative che:
- Il riscaldamento globale di 1,1 °C indotto dall'uomo ha causato cambiamenti nel clima della Terra che non hanno precedenti nella storia umana recente.< br>
- Gli impatti climatici sulle persone e sugli ecosistemi sono più diffusi e gravi del previsto e i rischi futuri aumenteranno rapidamente con ogni frazione di grado di riscaldamento.
- Alcuni impatti climatici sono già così gravi che le popolazioni non riescono più ad adattarsi ad essi, con conseguenti perdite e danni per le comunità e gli ecosistemi vulnerabili.
- La rimozione del biossido di carbonio è ora essenziale per limitare l'aumento della temperatura globale a 1,5°C.
- I finanziamenti per il clima sia per la mitigazione che per l’adattamento devono aumentare drasticamente in questo decennio.
Si tratta di un chiaro trionfo delle prove sulle opinioni. La scienza del clima, supportata da decenni di rigorosa ricerca e analisi dei dati, fornisce una profonda comprensione dei processi e delle cause del cambiamento climatico.
Ignorare queste prove compromette la nostra capacità di prendere decisioni informate ed efficaci per affrontarne gli impatti e sviluppare strategie di mitigazione e adattamento.
La negazione del cambiamento climatico non è semplicemente una questione accademica; ha conseguenze gravi e tangibili. La negazione implica una mancanza di urgenza nell’adozione di misure per mitigarne gli effetti.
Un altro pubblicato sulla rivista Environmental La ricerca fornisce prove evidenti che la convinzione o la negazione del cambiamento climatico "influisce sulle decisioni comportamentali con conseguenze ambientali reali".
La ricerca ha analizzato più di 56.000 decisioni relative all'inquinamento da parte di oltre 2.200 partecipanti in più di 30 paesi e i risultati sono forti e chiari: lo scetticismo sul cambiamento climatico prevede un processo decisionale egoistico e un’insensibilità alle conseguenze climatiche, anche quando i benefici personali sono minimi o i costi climatici sono significativi.
Le decisioni individuali e collettive su come affrontare il cambiamento climatico si traducono in conseguenze ambientali, sociali ed economiche, che vanno tutte di pari passo. Le situazioni in cui si verifica un aumento degli eventi meteorologici estremi, come uragani più intensi, ondate di caldo prolungate e gravi siccità, portano come "effetto aggiuntivo" questioni sociali come la minaccia alla sicurezza alimentare, alla salute pubblica e alla stabilità economica in tutto il mondo.< br>
La lotta contro il negazionismo non significa solo persuadere i non credenti, ma anche promuovere l’azione collettiva e sensibilizzare sull’urgente necessità di proteggere il nostro pianeta.
Scienziati, comunicatori, attivisti e governi hanno tutti un ruolo cruciale nel trasmettere informazioni accurate, promuovere politiche e implementare misure per mitigare gli impatti climatici. Inoltre, le scienze sociali e umanistiche devono essere riconosciute per la loro importanza nell’affrontare le cause profonde del negazionismo climatico e nel promuovere un cambiamento culturale verso la sostenibilità.
Quando affrontiamo le sfide del cambiamento climatico, non si tratta di attribuire la colpa ma piuttosto di salvaguardare collettivamente il mondo naturale da cui tutti dipendiamo.
Le argomentazioni dei negazionisti del cambiamento climatico mancano di un solido supporto scientifico e mirano solo a generare incertezza nella società.
Prove schiaccianti supportano la realtà del cambiamento climatico e la sua connessione con le attività umane. È fondamentale riconoscere la gravità di questa crisi e agire di conseguenza. In tal modo, possiamo lavorare verso un futuro più sostenibile e resiliente per le generazioni a venire.
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